giovedì 10 settembre 2009

Alcool alla guida.

Partendo dal presupposto che chi guida un autoveicolo, di qualunque genere, a motore e non, deve essere in condizioni psicofisiche ottimali, altrimenti si faccia accompagnare, non ritengo sia corretto giustificare una legislazione proibitiva, al punto tale da negare totalmente l'assunzione di alcool al conducente.
In primo luogo, dobbiamo ricordare che l'Italia ha dietro di sé una cultura viticola secolare ed assai radicata nel territorio nazionale; negare la possibilità di bere un paio di bicchieri di vino pregiato ad un ospite di un agriturismo rinomato, penso sia una cosa alquanto sciocca
Si rischia di compromettere il mercato dei vini ITALIANI per una sciocca neo-fobia dell'ubriacone che guida in strada.
In secondo luogo, ad una persona sana due bicchieri di vino a pasto non provoca alcun danno psico-fisico-motorio.
Non si educa i cittadini tramite legislazioni feroci e proibitive, perché il risultato molte volte è l'esatto opposto dell'obiettivo della legge stessa.
Rinvio al blog di Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

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