martedì 3 novembre 2009

Senza crescita economica si riesce a tutelare l'Ambiente?


Luca Barbini, Consigliere Delegato di Confindustria Veneto in materia di Ambiente, in occasione del convegno ICEF 2008, ha dichiarato molto scontatamente che "...senza crescita economica non si riesce a tutelare l'ambiente."


Sarà vero?


Sotto il profilo macroeconomico, la crescita, ossia l'aumento della produzione aggregata nel tempo, non è altro che una variazione positiva del valore dei beni e e servizi finali prodotti in un'economia in un dato periodo di tempo.
I beni e servizi acquistano la caratteristica "finali" solo quando vengono venduti direttamente ai consumatori.
Quindi maggiore sarà la variazione tra prodotti venduti in un certo anno e quelli venduti nell'anno successivo, maggiore sarà il tasso di crescita registrato in una particolare economia. Dato che si parla di variazioni di stock, la crescita rientra nella categoria logica della quantità.


La tutela dell'ambiente è la difesa del patrimonio naturale nazionale, ossia un codice etico attraverso il quale si cerca di stabilire un nuovo rapporto fra le diverse anime dell'ambiente stesso: le componenti naturali e l'uomo. Attraverso la tutela si cerca di salvare e di salvaguardare la fecondità del territorio su cui viviamo.
Infatti un tempo l'ambiente veniva considerato come un fonte pressoché illimitata di risorse da poter liberamente sfruttare, oggi invece sta maturando nella società una visione più realistica e coerente, in cui la natura è vista come una risorsa limitata.
La salvaguardia del patrimonio naturale nazionale non produce alcun effetto sulla produzione aggregata in una data economia, ma può aumentare considerevolmente la qualità della vita delle persone (si pensi solo alla differenza tra l'aria che si respira in un bosco e quella di un centro città).


Alla luce di queste banali considerazioni, la frase sopracitata diventa: "... senza una maggiore quantità di prodotti venduti non si riesce salvaguardare la qualità della vita dei consumatori."


E' semplicemente un'affermazione assurda. Se ho capito bene, se compro maggiori quantità di sigarette rispetto l'anno precedente ci sarà una maggiore possibilità che la qualità della mia vita aumenti, per effetto dell'aumento del capitale circolante?

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